Inclusione, Disabilità e DSA nel Sistema AFAM: Un Convegno al Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani
Si è svolto il 28 maggio 2024 presso l’Aula Magna del Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani il convegno “Giornata sull’Inclusione Disabilità e DSA nel Sistema AFAM”, un evento di alto profilo progettato e coordinato dalla Prof.ssa Paola Ivana Dato, con il patrocinio della Presidenza Nazionale dell’UICI Unione italiana ciechi e ipovedenti e dell’ANPE Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani. La giornata ha avuto inizio con i saluti istituzionali della Prof.ssa Elisa Cordova, Direttrice del Conservatorio, seguita dalla Dott.ssa Patrizia Fasulo, Dirigente Ispettrice dell’USR Sicilia, responsabile per l’inclusione e la dispersione per la Regione Sicilia che ha portato i saluti del Direttore Generale delll’USR Dott. Giuseppe Di Pierro. Sono intervenute anche la Prof.ssa Alessandra Petrangelo, Presidente del Coordinamento Nazionale dei Delegati per le Disabilità dei Conservatori di Musica, e la Dott.ssa Paola Daniela Virgilio, Vice Presidente Nazionale dell’ANPE Associazione Nazionale Pedagogisti.
La Prof.ssa Paola Ivana Dato, docente di Musicologia sistematica e Delegata per le disabilità e DSA del Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani, ha aperto i lavori con una disamina approfondita sullo stato dell’arte dell’inclusione nel sistema AFAM. Nel suo intervento ha messo in luce i riferimenti normativi fondamentali e i recenti sviluppi legislativi che regolamentano l’inclusione degli studenti con certificazione di disabilità, invalidità e DSA. La Prof.ssa Dato ha sottolineato l’importanza della transizione dall’integrazione all’inclusione, un approccio che mira non solo ad adattare l’ambiente preesistente ma a trasformarlo radicalmente per renderlo pienamente accessibile e fruibile da tutti. In particolare, ha illustrato le novità introdotte dalla Legge 21 giugno 2023 n. 74, che ha modificato l’art. 16 della Legge 104/1992, istituendo la figura del docente delegato per l’inclusione all’interno delle istituzioni AFAM. Inoltre, il Decreto Legislativo 3 maggio 2024 n. 62, ha introdotto cambiamenti terminologici e metodologici cruciali per la valutazione e l’inclusione delle persone con disabilità, ridefinendo la condizione di disabilità e spostando il focus dalla condizione alla persona e alle sue necessità di supporto.
Il Prof. Mauro Carboni, docente di Pedagogia Musicale e Didattica e Delegato per le disabilità e DSA del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia, ha evidenziato l’importanza di creare un clima collaborativo e interattivo all’interno dei conservatori musicali per favorire l’inclusione degli studenti con DSA. Il suo intervento ha posto l’accento sull’efficacia di strategie didattiche analogiche, come metafore e gestualità espressive, e sulla necessità di una continua ricerca didattica e riflessione metodologica per sviluppare strategie metacognitive personalizzate che favoriscano la crescita personale e professionale degli studenti.
Il Prof. Emilio Piffaretti, docente di Teoria Ritmica e Percezione Musicale e Delegato del Direttore al Sistema qualità Processi didattici e Inclusione, Gruppo interdisciplinare didattica speciale ANVUR – Gruppo di lavoro Disabilità DSA BES Valutatore ANVUR Coordinamento Nazionale Delegati DSA e Disabilità, ha esplorato l’importanza dei codici di notazione musicale non convenzionali nell’apprendimento della lettura e scrittura musicale per studenti con disabilità. Ha discusso come l’utilizzo di codici alternativi come quello alfabetico, neumatico e numerico, possa rappresentare valide alternative alla notazione musicale formale, migliorando l’accessibilità, la riproducibilità e la velocità di trascrizione, facilitando inoltre la transizione verso il codice di notazione musicale formale. L’intervento ha proposto una modalità innovativa di acquisizione delle abilità di lettura musicale, applicabile anche nel processo di trascrizione, sottolineando l’importanza di sperimentare nuove soluzioni didattiche per una formazione musicale inclusiva ed efficace.
Il Prof. Davide Santacolomba, docente di Pratica e Lettura pianistica presso il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo, ha offerto un contributo personale di grande valore, narrando le tappe significative del suo percorso formativo, dagli studi in Conservatorio al perfezionamento presso istituzioni europee con artisti di fama internazionale come Anna Kravtchenko. Ha condiviso le sfide affrontate e le strategie adottate per superarle, evidenziando l’importanza di un supporto personalizzato e di un ambiente inclusivo nei conservatori. Ha discusso le difficoltà pre e post-intervento per l’impianto cocleare, spiegando come il dispositivo abbia migliorato la sua percezione musicale pur lasciando alcune problematiche aperte. Ha inoltre descritto le sfide incontrate come musicista e insegnante e i metodi efficaci per superarle, adattando il suo insegnamento per creare un ambiente inclusivo e stimolante.
La Prof.ssa Francesca Innocenti, docente di Teoria Ritmica e Percezione Musicale e Delegata per le disabilità e DSA del Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina, membro del Gruppo di lavoro AEC Diversity Inclusion and Gender Equality (DIGE) dell’Association Européenne des Conservatoires (AEC), ha illustrato il ruolo dell’AEC nell’inclusione. La sua relazione ha messo in luce le iniziative dell’AEC volte a promuovere la diversità e l’inclusione nei conservatori e nelle accademie di musica in ambito europeo, evidenziando il valore di creare ambienti educativi che rispettino e valorizzino la diversità degli studenti, promuovendo la parità di genere e le opportunità per tutti.
Il Prof. Carmelo Imbesi, docente di Chitarra classica presso il Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani e Master Practitioner presso la NLP Society of Richard Bandler USA, ha esplorato come la Programmazione Neurolinguistica (PNL) possa contribuire significativamente alla didattica inclusiva, in particolare per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). La PNL, che integra principi di psicologia, linguistica e neuroscienze, offre strumenti efficaci per migliorare i processi mentali e comportamentali degli studenti, aiutandoli a superare blocchi emotivi e migliorare le loro performance musicali. Durante l’esperienza pratica, sono state applicate strategie di visualizzazione, lettura veloce e tecniche di memorizzazione, mostrando miglioramenti significativi nel metodo di studio, nella fiducia in sé stessi e nella motivazione degli studenti.
Lorenzo Ballerini, docente di Discipline della musica elettronica e delle tecnologie del suono presso il Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani, ha presentato il progetto MusAct, un’iniziativa che integra musica, tecnologia e inclusività per studenti con bisogni speciali. Utilizzando microcontroller con sensori tattili, MusAct trasforma qualsiasi oggetto in uno strumento musicale interattivo, permettendo la personalizzazione dei percorsi di apprendimento in base alle specifiche esigenze degli studenti.
Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con il workshop “Imparare ad imparare” condotto dal Prof. Emilio Piffaretti. Questo segmento ha offerto un approfondimento sugli approcci didattici inclusivi, particolarmente mirati agli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e spettro autistico. Il Prof. Piffaretti ha illustrato e sperimentato diverse modalità di approccio didattico all’interno dei percorsi formativi inclusivi, concentrandosi su alcuni ambiti disciplinari specifici della Teoria ritmica e percezione musicale del Primo ciclo di studi accademici (Triennio).
Un’attenzione particolare è stata riservata agli strumenti compensativi e alla loro applicazione nel processo di apprendimento autonomo, evidenziando come questi strumenti possano facilitare l’inclusione e il successo formativo degli studenti. Le discipline trattate durante il workshop includevano:
– Lettura cantata, intonazione e ritmica (LCIR): il Prof. Piffaretti ha esaminato vari approcci alla lettura musicale, dalla consapevolezza delle strutture melodiche all’individuazione di codici di lettura musicale informali, che possono agevolare gli studenti nell’intonazione e nella ritmica.
– Ritmica della musica contemporanea (RdMC): attraverso esercizi di problem solving, i partecipanti sono stati guidati su come affrontare e decodificare la complessità ritmica della musica contemporanea, sviluppando abilità analitiche e pratiche per una migliore comprensione e performance.
– Ear training (ET): il focus si è spostato sulla scrittura musicale nelle sue varie dimensioni – ritmica, melodica e armonica. Il Prof. Piffaretti ha esplorato codici di notazione musicale alternativi, come il processo tachigrafico ritmico, che possono essere particolarmente utili per studenti con difficoltà di apprendimento.
Il workshop ha rappresentato un momento di alta formazione e scambio di buone pratiche, offrendo ai docenti e studenti partecipanti strumenti concreti e innovativi per implementare l’inclusione e l’efficacia didattica nei conservatori.