Esce oggi il nuovo inedito dei due virtuosi Siciliani ispirato alla guerra fra Russia e Ucraina per l’etichetta Inri Classic con distribuzione Universal Music Italia.
Dopo il debutto dello scorso Gennaio con Rainy Sunset Memories from a picture, dedicato ai tramonti Siciliani e Calabresi, le due chitarre dei maestri Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà presentano oggi al pubblico il loro nuovo inedito Tears of War, un’opera di forte impatto emotivo e di grande attualità che si pone l’obiettivo di tradurre in musica gli stati d’animo e la drammaticità della guerra attualmente in corso fra la Russia e l’ Ucraina.
Dissonanze, corde strappate, percussioni, cluster, sirene e bombardamenti ricreati senza l’aiuto di elettronica. Tears of War si presenta come un’idea di musica da camera per chitarra che unisce impressionismo, neoclassical e contemporanea, dove gli strumenti perdono la loro dimensione intimista e diventano quasi un “film sonoro” andando oltre la scrittura stessa e portando l’ascoltatore dentro la visione dei due artisti.
Le dichiarazioni di Carmen Zangarà sulla genesi del brano :
«Abbiamo sempre vissuto la guerra nei racconti dei nostri nonni, nei libri e nei film sulle follie naziste. Sembrava tutto così lontano, così distante dai tempi attuali fatti di Social e Talent.
Ma dopo il primo attacco tutto è diventato vicino. Tutto è diventato reale.
Il dramma che arrivava ai nostri occhi ci ha lasciato increduli e disarmati. Parlare di Guerra nel 2022? Davvero sta succedendo tutto questo? Davvero l’uomo non ha imparato nulla dal passato? Davvero siamo tornati così indietro?
Qualcosa si è smosso dentro di noi e una sera abbiamo acceso il registratore liberando ciò che avevamo dentro…»
Aggiunge Carmelo:
«Tears of War, descrive degli stati d’animo molto particolari. Abbiamo ricreato tutto quello che risuonava in noi ogni volta che guardavo quelle immagini e arrivano le testimonianze dei sopravvissuti.
Due chitarre che raccontano una guerra e una musica intrisa di inquietudine, rabbia e dolore… Ma sentiamo che il brano porta con sé dell’altro.
C’è qualcosa di “rotto” dentro quelle dissonanze, dentro le percussioni, nelle campane distorte in coda che accompagnano la rassegnazione dell’ultimo fraseggio costruito sugli armonici.
Si, c’è qualcosa di rotto … Forse nel constatare l’ennesimo fallimento dell’uomo nei confronti della vita.»
Da oggi su tutti gli store digitali per l’ etichetta INRI Classic con distribuzione Universal Music Italia.
Ascolta Tears of War: https://metatrongroup.lnk.to/tow